Guida alla ripartizione delle detrazioni fiscali per i figli a carico tra coniugi separati o divorziati

Come funzionano le detrazioni fiscali per figli a carico in caso di genitori separati

La normativa fiscale prevede che i genitori separati o divorziati possano usufruire delle detrazioni fiscali per i figli a carico in modo proporzionale, generalmente nella misura del 50% ciascuno, salvo diversa disposizione giudiziaria o accordo tra le parti.

Normativa di riferimento (art. 12 t.u.i.r.)

L’articolo 12 del testo unico delle imposte sui redditi disciplina le modalità di ripartizione delle detrazioni fiscali tra genitori separati, prevedendo che:

  • In caso di affidamento congiunto, le detrazioni sono suddivise equamente (50% a ciascun genitore)
  • In caso di affidamento esclusivo, la detrazione spetta interamente al genitore affidatario
  • Se un genitore è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta al genitore che sostiene economicamente il figlio

Esempi pratici

  • in caso di affidamento congiunto:

Maria e Luca, genitori separati con affidamento condiviso, dividono le detrazioni per i loro due figli in parti uguali, ciascuno detrae il 50% in dichiarazione

  • in caso di affidamento esclusivo:

Anna ha l’affidamento esclusivo del figlio Marco; Anna potrà detrarre il 100% delle spese relative al figlio.

-leggi anche: Chi non versa il mantenimento commette un reato! Lo prevede l’art. 570 bis c.p.

Ripartizione delle detrazioni fiscali per i figli a carico tra coniugi separati o divorziati

La ripartizione delle detrazioni segue regole precise:

  • Se non diversamente stabilito, si applica la divisione 50%-50%
  • E’ però sempre possibile per gli ex-coniugi stabilire una ripartizione diversa tramite un accordo contrattuale
  • La detrazione spetta solo al genitore che ha sostenuto le spese documentate

Quindi

Qualora gli ex-coniugi si accordino per una ripartizione diversa delle detrazioni, l’Agenzia Entrate dovrà prendere atto dell’accordo e applicare le detrazioni di conseguenza.

Inoltre, gli ex-coniugi potranno trovare tale accordo anche in sede di separazione o divorzio.

-leggi anche: I tempi di affidamento condiviso del minore e diritto alla bigenitorialità: Cassazione 11 luglio 2024 n. 19069

Documentazione necessaria per ottenere la detrazione fiscale

Per ottenere la detrazione fiscale per i figli a carico sarà necessario premunirsi di alcuni documenti da presentare:

  • La sentenza o l’accordo di separazione/divorzio
  • (in alternativa) Il diverso contratto tra gli ex-coniugi per la regolazione della detrazione fiscale
  • Vari documenti che attestano le spese sostenute (es. fatture, ricevute mediche, rette scolastiche)

-leggi anche: Eredità del coniuge separato o divorziato: diritti, regole e come tutelare la Tua quota

Come si applicano le detrazioni fiscali quando i figli diventano maggiorenni?

Questo è l’aspetto fondamentale da considerare perché recentemente l’Agenzia Entrate ha incominciato ad avviare procedure di accertamento nei confronti dei genitori separati o divorziati.

In particolare, l’ente di riscossione ha sostenuto che:

la detrazione per i figli a carico spetta nella misura del 50% a ciascun coniuge. Qualora poi, prima del compimento della maggiore età, la detrazione fosse stata fruita da un solo coniuge, a seguito del compimento della maggiore età “occorreva che si ristipulasse un accordo tra gli ex coniugi, nel quale venisse esplicitamente indicato che la detrazione spettava per intero, od in percentuale, ad uno dei coniugi, anche se separati

In poche parole, l’Agenzia Entrate pretende che gli ex coniugi, al momento del compimento della maggiore età del figlio, stipulino un accordo tra di loro per stabilire (nuovamente) come regolare tra di loro le detrazioni.

Interviene la Cassazione: le detrazioni fiscali non vengono modificate al compimento della maggiore età

Con questa recente sentenza del 7 giugno 2025, n. 15224 , la Cassazione è stata chiamata a intervenire su questo tema e ha stabilito questo principio di diritto:

la detrazione fiscale per i figli a carico, prevista dall’art. 12, comma 1, del D.Lgs. n. 546 del 1992 è riconosciuta ai genitori, legalmente separati o divorziati, nella medesima misura in cui era ripartita nel periodo della minore età del figlio, quando quest’ultimo raggiunge la maggiore età, senza che sia necessario un accordo in tal senso tra i genitori

Quindi i genitori separati o divorziati di un figlio che ha compiuto la maggiore età non dovranno stipulare un accordo per stabilire la ripartizione della detrazione tra loro, salvo sia loro desiderio modificarla!

-leggi anche: Diritto di visita dei nonni: come la Cassazione 2025 tutela i nipoti nella separazione dei genitori

Conclusioni

Le detrazioni fiscali per i figli a carico rappresentano un importante strumento di sostegno per le famiglie, soprattutto in situazioni di separazione o divorzio.

Contatta lo studio legale Ticozzi Sicchiero & Partners per chiedere un appuntamento: ti aiuteremo a chiarire ogni dubbio e a gestire al meglio la tua posizione fiscale e familiare.

F.A.Q.s

1. Chi può usufruire delle detrazioni fiscali per figli a carico in caso di genitori separati?
Possono usufruire delle detrazioni entrambi i genitori separati o divorziati, in base alla ripartizione prevista dalla legge o da accordi specifici, generalmente 50% ciascuno in caso di affidamento congiunto

2. Quali sono i requisiti per considerare un figlio maggiorenne a carico?
Il figlio deve avere un’età compresa tra 21 e 30 anni e un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro (4.000 euro fino a 24 anni). In caso di disabilità, non ci sono limiti di età

3. Come si divide la detrazione fiscale in caso di affidamento esclusivo?
La detrazione spetta interamente al genitore affidatario esclusivo del figlio, che ne sostiene la maggior parte delle spese

4. Cosa succede se un genitore non ha imposte sufficienti per usufruire della detrazione?
In caso di incapienza fiscale, la quota non utilizzata non può essere trasferita all’altro genitore, salvo accordi o disposizioni giudiziarie specifiche

5. Le detrazioni fiscali per figli a carico si possono cumulare con l’assegno unico?
Sì, ma solo per i figli maggiorenni disabili. Per i figli fino a 21 anni, l’assegno unico ha sostituito le detrazioni IRPEF

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