Di chi sono i soldi nel conto corrente cointestato e le conseguenze giuridiche in caso di morte: una guida completa proprietà dei soldi nel conto corrente cointestato

Conto corrente cointestato: di chi sono i soldi e cosa succede in caso di morte?

Il conto corrente cointestato è uno strumento bancario molto diffuso tra coniugi, familiari e soci, scelto per comodità di gestione delle finanze comuni.

Tuttavia, dietro la semplicità di questa soluzione si nascondono numerosi dubbi e rischi legali: di chi sono i soldi nel conto corrente cointestato e le conseguenze giuridiche in caso di morte? Gli eredi possono reclamare una quota?

In questo articolo risponderemo in modo chiaro e pratico alle domande più frequenti su:

  • Chi è il vero proprietario dei soldi su un conto cointestato
  • Come funzionano prelievi e movimenti: limiti e rischi
  • Cosa accade in caso di decesso di un cointestatario
  • Quali sono i diritti degli eredi e le regole della successione
  • Le sentenze più recenti e i casi pratici
  • Responsabilità, rischi e consigli per evitare problemi
  • FAQ con risposte semplici ai dubbi più comuni

Se hai dubbi o necessiti di assistenza legale personalizzata, puoi contattare lo studio Ticozzi Sicchiero & Partners per una consulenza.

Cos’è il conto corrente cointestato (firma congiunta e firma disgiunta)

Il conto corrente cointestato è un rapporto bancario intestato a più persone, che possono operare insieme o separatamente. Esistono due principali modalità:

  • Firma congiunta: tutte le operazioni richiedono la firma di tutti i cointestatari.
  • Firma disgiunta: ciascun cointestatario può operare autonomamente.

Questa distinzione è fondamentale per capire chi può prelevare, autorizzare bonifici o bloccare il conto.

La scelta tra firma congiunta e disgiunta ha importanti conseguenze legali e pratiche, soprattutto in caso di conflitto tra i cointestatari o di decesso di uno di essi.

Leggi ancheLa funzione del conto corrente cointestato spiegata bene

Proprietà dei soldi nel conto corrente cointestato

In una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha fornito una chiara interpretazione sulla proprietà dei fondi nei conti correnti cointestati tra coniugi.

La massima siccome i soldi nel conto corrente cointestato non si presumono di entrambi i coniugi per metà ma sono di chi li versa, uno non può prenderne di più di quanti ne abbia messi (Cass. 3 aprile 2023, n. 9197) evidenzia l’importanza di stabilire con precisione la titolarità dei fondi depositati.

Questa interpretazione ha implicazioni significative per la gestione finanziaria dei conti congiunti e per la tutela dei diritti patrimoniali dei coniugi.

-Leggi ancheIl coniuge può prelevare soldi dal conto corrente cointestato? Lo dice Cass. n. 9197/23

Di chi sono i soldi nel conto corrente cointestato?

Secondo l’art. 1854 c.c. esiste una presunzione di legge per cui i soldi depositati su un conto cointestato appartengano in parti uguali a tutti i cointestatari.

Tuttavia, questa presunzione può essere superata se si dimostra che il denaro proviene solo da uno dei cointestatari, ad esempio tramite bonifici tracciabili o buste paga.

Che cosa dice invece la giurisprudenza?

La giurisprudenza della Cassazione (ad esempio la sentenza del 3 aprile 2023, n. 9197) chiarisce però che l’art. 1854 c.c. si deve interpretare in modo diverso da come sembra.

Infatti, la Cassazione stabilisce che i fondi depositati in un conto corrente cointestato non si presumono automaticamente di proprietà comune al 50%. Al contrario, la proprietà dei soldi che vengono caricati sul conto corrente è attribuita a chi li versa.

Questo principio di diritto si basa sulla ragione che il versamento di denaro su un conto corrente cointestato non implica una donazione o un trasferimento di proprietà all’altra persona cointestataria.

Esempio pratico:

Tizio e Caia sono sposati ed hanno un conto corrente cointestato in cui fanno confluire entrambi i loro stipendi e le varie entrate mensili. Se Tizio versa € 2.000 mensili e Caia versa € 1.000 mensili, a fine mese sul conto corrente ci sono totali € 3.000. Quando i due coniugi devono fare delle spese Tizio potrà spendere/ prelevare fino a € 2.000 mentre Caia potrà spendere/ prelevare fino ad € 1.000.

-Leggi ancheAssegno di divorzio revocabile anche se il nuovo compagno risiede all’estero (sentenza n. 13175 del 14/5/2024)

Chi può prelevare e quando dal conto corrente cointestato?

Con la firma disgiunta, ogni cointestatario può prelevare o disporre del saldo senza il consenso degli altri. Con la firma congiunta, serve l’autorizzazione di tutti.

Rischi:

  • In caso di conflitto, un cointestatario può svuotare il conto a danno degli altri.
  • La banca non è tenuta a controllare la provenienza dei fondi, ma solo a eseguire le disposizioni secondo il contratto.

Consiglio:

Per evitare abusi, è fondamentale stabilire in anticipo con un contratto le regole che i cointestatari dovranno rispettare nella gestione del conto stabilendo in anticipo i criteri di gestione.

Cosa succede in caso di morte di un cointestatario?

Alla morte di un cointestatario, la banca di solito blocca il conto per evitare prelievi non autorizzati.

Gli eredi hanno diritto alla quota spettante al defunto, ma devono attivare la procedura di successione. Per un approfondimento sulle quote di divisione ereditaria leggi qui: Quote di eredità: modalità di calcolo, tabella, diritti e limiti

Procedura tipica:

  • Comunicazione del decesso alla banca da parte dei parenti
  • Blocco del conto (o della quota del defunto)
  • Presentazione della dichiarazione di successione
  • Ripartizione delle somme secondo le quote ereditarie

-Leggi anche: Eredità e conto corrente cointestato: le regole di divisione tra coeredi dei soldi del conto corrente del defunto (sentenza 2025)

Rischi e responsabilità dei proprietari di un conto corrente cointestato

Come si applicano le regole che abbiamo visto nel caso in cui qualche creditore decida di aggredire il denaro contenuto nel conto corrente cointestato?

  • Pignoramento: il conto può essere pignorato per debiti di uno solo dei cointestatari, ma solo sulla sua quota
  • Responsabilità solidale: tutti i cointestatari rispondono delle obbligazioni verso la banca
  • Rischio di abusi: un cointestatario può agire a danno degli altri se non ci sono limiti o controlli

Best practices che i cointestatari dovrebbero seguire per tutelare i propri diritti

Per proteggere i propri interessi finanziari, è consigliabile che i cointestatari stipulino accordi chiari riguardo alla gestione dei conti correnti cointestati.

Questi contratti possono includere specifiche sulle modalità di deposito e prelievo dei fondi, nonché sulle conseguenze in caso di separazione (per i coniugi).

In ogni caso, ci sono alcuni buoni consigli che valgono sempre:

  • Scegliere con attenzione i cointestatari
  • Concordare per iscritto la provenienza dei fondi
  • Prediligere la firma congiunta per maggiori garanzie
  • Aggiornare periodicamente la situazione bancaria e testamentaria

-Leggi anche: Contestazione del conto corrente: le clausole nulle e il cd. “saldo zero” novità dalla Cassazione 2024

FAQ – Domande frequenti sul conto corrente cointestato

1. Cosa succede se uno solo dei cointestatari versa tutti i soldi?
La legge presume la proprietà paritaria, ma questa può essere superata con prove sull’origine dei fondi.

2. Posso prelevare tutto il saldo se il conto è cointestato?
Solo con firma disgiunta. Attenzione: in caso di morte, i prelievi non autorizzati possono essere contestati dagli eredi.

3. Il conto viene bloccato alla morte di un cointestatario?
Di solito sì, almeno per la quota del defunto, fino alla conclusione della successione.

4. Gli eredi possono reclamare i soldi sul conto cointestato?
Sì, per la quota spettante al defunto, secondo le regole della successione.

5. Ci sono rischi fiscali o legali?
Sì: imposta di successione, rischio di appropriazione indebita, pignoramento della quota.

6. Come tutelarsi?
Stipulare accordi scritti, scegliere la modalità di firma più sicura, rivolgersi a un avvocato.

Tutelare i propri diritti

Il conto corrente cointestato è uno strumento utile ma pieno di insidie legali e fiscali.

Per evitare problemi tra cointestatari ed eredi, è fondamentale conoscere le regole, documentare la provenienza dei fondi e, in caso di dubbi, rivolgersi a un esperto.

Se hai bisogno di assistenza per gestire o tutelare i tuoi diritti su un conto cointestato, contatta subito lo studio legale Ticozzi Sicchiero & Partners per una consulenza personalizzata.

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